Claudio Cagliero, “La formazione giovanile di Pietro Piffetti, Regio Ebanista alla corte dei Savoia”, Hever Edizioni, Ivrea, 2020.
Pietro Piffetti è annoverato tra i più grandi ebanisti di tutti i tempi. Un vero mistero circonda i primi trent’anni della sua vita: autentico fuoriclasse dell’intarsio, sembra infatti riemergere dal nulla nel 1730, a Roma, quando viene richiamato in patria da Carlo Emanuele III per ricoprire la carica di Ebanista di Sua Maestà. Questo volume indaga sul suo apprendistato e sui suoi esordi professionali, ponendo particolare attenzione al soggiorno di perfezionamento che il piemontese ha svolto nella città capitolina, polo di attrazione per gli artisti di tutta Europa. Partendo dalla riscoperta di un documento finora ignorato, è stato finalmente possibile identificare il maestro che nella Città Eterna ha accompagnato il giovane talento nel suo percorso di crescita artistica.
Claudio Cagliero, “Un capolavoro di alta ebanisteria nelle Valli di Lanzo”, Hever Edizioni, Ivrea, 2016.
L’autore propone un complesso percorso attributivo per l’unico altare di alta ebanisteria documentato in Europa, ideato dall’Architetto Regio Filippo Juvarra e commissionato nel 1723 all’ebanista Luigi Prinotto per la cappella dedicata al Beato Amedeo di Savoia nella Cattedrale di Sant’Eusebio a Vercelli: dopo aver analizzato l’arredo sotto il profilo tecnico e stilistico, ne vengono ricostruite le vicende storiche che lo hanno condotto nella sua attuale collocazione, un santuario mariano immerso in un bosco di alberi secolari che si erge nell’estrema Val Grande di Lanzo ad oltre 1340 metri di quota.
Prefazione di Roberto Antonetto.